La neuro degenerazione è un processo di invecchiamento che colpisce il cervello che può portare alla comparsa di patologie come la demenza senile, il morbo di Parkinson e di Alzheimer. Ecco allora quali sono i principali modi per allenare la mente di una persona anziana.

Giochi di enigmistica

Naturalmente, il primo modo per tenere il cervello allenato è l’enigmistica. Un giornale di parole crociate, cruci puzzle, caccia alle differenze, sudoku, giochi di parole, rebus, enigmi e così via non deve mai mancare accanto al letto di un anziano. È un modo sano per passare il tempo e, contemporaneamente, allenare il cervello mettendo in campo diverse abilità cognitive che aiutano a prevenire la neurodegenerazione che colpisce un po’ tutti, sebben con un ritmo diverso. spesso in una casa di riposo si incoraggiano i giochi di enigmistica e non solo per questo motivo. Per info e / o prenotazioni, vai su www.residencegoldenheart.it

Il movimento fisico

Quando si parla di allenare il cervello, non si deve pensare solo e unicamente all’aspetto intellettivo. Infatti, il cervello controlla anche le funzioni motorie. Per prevenire la demenza senile ma anche patologie come il morbo di Parkinson, è necessario praticare anche movimento fisico che è benefico su tutti i livelli. Non serve solo ad allenare i muscoli ma anche a migliorare la coordinazione. I più indicati sono quindi gli sport con la palla o simili che allenando la coordinazione mano – occhio.

Scrivere

Sempre per allenare la coordinazione mano – occhio  ma anche la cosiddetta motricità fine, scrivere è importantissimo. Muovere le mani quando si hanno problemi di artrite, artrosi e reumatismi è sempre più difficile ma occorre farlo ogni girono per non perdere questo importante allenamento. Potrebbe sembrare una cosa banale da fare, ma la scrittura a mano coinvolge più aree del cervello che sia illuminano come le luci di un albero di Natale durante gli studi fatti. È perfetta quindi per mettere in comunicazione le diverse zone della mente e tenere vive le sinapsi, cioè i collegamenti tra le varie cellule celebrali che con l’invecchiamento si deteriorano e periscono.

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