Oggigiorno le tematiche ambientali stanno a cuore a sempre più persone. Sta diventando una priorità e quindi temi quali il riciclo, il second hand, la sostenibilità ambientale, la riduzione degli sprechi, lo sfruttamento delle risorse e la riduzione dei consumi sono preoccupazioni sempre più crescenti. Le abitudini si reinventano secondo questi nuovi caposaldi, portando maggiore consapevolezza.

È evidente che le persone modificano le loro abitudini di vita quotidiana perché è evidente che ogni singolo scelta, anche la più banale, si riflette sull’ecosistema, spesso in maniera negativa. I recenti eventi meteo sempre più violenti sono un diretto effetto del cambiamento climatico legato alle abitudini scorrette. Non è più possibile negare che il cambiamento climatico sia legato ai comportamenti scorretti a cui sono spinti per colpa del modello consumistico.

I processi produttivi moderni sono responsabili dell’inquinamento crescente che sembra non avere più un freno. Sono allora i singoli che si devono impegnare in primissima persona e cercare di mettere un freno allo spreco di risorse (acqua, terreno, aria), agendo direttamente sui loro comportamenti.

Acquistare second hand

Epr adottare uno stile di vita più sostenibile, ci sono tante piccole cose che possono esser messi in fila. Ad esempio sempre più famiglie preferiscono gli acquisito second hand. È facilissimo trovare prodotti di seconda mano a prezzi scontatissimi poiché spesso provengono dagli sgomberi a Roma.

Preferire la mobilità sostenibile

Quando si parla di sostenibilità ambientale, è obbligatorio parlare di mobilità ambientale. Sempre meglio spostarsi con sistemi diversi dalle automobili come biciclette, mezzi pubblici, mezzi elettrici. Se proprio, sarebbe meglio dare un passaggio almeno a una persona perché tantissime volte si va in giro in auto da soli.

Acquistare local

Soprattutto quando si tratta di acquistare alimenti, meglio preferire quelli locali. Sbucano qua e là i cosiddetti gruppi di acquisto solidale, indicati con la sigla GAS, che si occupano di acquistare beni alimentari e prodotti sul territorio da piccoli produttori. È un modo anche per sostenere l’economia locale ma che comunque parte sicuramente dal desiderio di eliminare gli acquisti nelle grandi catene di distribuzione.

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